Sardegna

 

CARTA D'IDENTITÀ

Capoluogo: Cagliari (Città Metropolitana)

Province: Nuoro, Sassari, Oristano, Sud Sardegna

Popolazione: 1.632.892 (al 31.08.2019)

Superficie: 24.100,02 kmq

 

TERRITORIO

La Sardegna è, dopo la Sicilia, la seconda isola del Mediterraneo per estensione e fa parte, insieme a numerose isole e arcipelaghi circostanti, dell'arcipelago sardo. Completamente circondata dal Mare Tirreno, è separata dalla Corsica dallo stretto delle Bocche di Bonifacio.

Il territorio è collinoso per il 68% e montuoso per il 14% con cime, nel Massiccio del Gennargentu, che raggiungono anche i 1800 metri di altezza. Il restante 18% del territorio è pianeggiante: il Campidano e la Nurra sono le pianure principali.

I fiumi sono brevi e di carattere torrrentizio e sono presenti numerosi laghi artificiali, creati da dighe, tra cui l'Omodeo è il più vasto d'Italia.

Le coste si sviluppano per quasi 1900 km con una serie di ampi golfi (Asinara a nord, Orosei ad est, Olbia a nord-est, Cagliari a sud , Alghero e Oristano ad ovest) con litorali alti e rocciosi che diventano bassi e sabbiosi nella parte meridionale e occidentale dell'isola.

È circondata da numerose isole e isolette tra cui Sant'Antioco, Asinara, San Pietro, La Maddalena e Caprera.

 

CLIMA

Nelle zone costiere il clima è tipicamente mediterraneo con estati calde e secche mitigate dai venti che in Sardegna sono decisamente importanti, in particolare Maestrale e Ponente. Più fresco il clima delle regioni montuose dove in inverno nevica frequentemente.

 

GASTRONOMIA

La cucina sarda presenta una marcata influenza pastorale e contadina che si sovrappone alla tradizione marinara. Tra i primi sono famosi malloreddus e culurgiones mentre tra i secondi spiccano gli arrosti e il maialino, in particolare rappresenta l'emblema della tradizione gastronomica sarda. Molto noto anche il pane Carasau, piatto e croccante. Notevole la produzione di formaggi pecorini a testimonianza di una tradizione pastorale ancora viva.

La coltura della vite, risalente già all'epoca nuragica, ha una notevole importanza e sono particolarmente noti il rosso Cannonau e il bianco Vermentino di Gallura.

 

PUNTI DI INTERESSE NATURALI

La regione ospita tra Parchi Nazionali (Arcipelago della Maddalena, Asinara, Golfo di Orosei e Gennargentu), un Parco Storico e Ambientale diffuso (Parco Geominerario della Sardegna), 5 Aree Marine Protette (Isola dell'Asinara, Capo Caccia-Isola Piana,  Tavolara - Punta Coda Cavallo, Penisola del Sinis-Isola Mal di Ventre e Capo Carbonara), un Santuario per i mammiferi marini e  numerosi parchi regionali.

Le selvagge o poco popolate aree montuose dell'interno dell'isola sono ancora poco conosciute e ancora meno visitate. 

Per contro le coste della Sardegna sono una delle destinazioni turistiche più ambite e frequentate della penisola italiana.

 

PUNTI DI INTERESSE ARTISTICI E CULTURALI

La misteriosa civiltà nuragica abbraccia un lunghissimo periodo di tempo che va dall'Età del Bronzo fino all'epoca romana se non, in Barbagia, fino V secolo. Emblema di questa civiltà sono i nuraghi, massicce costruzioni megalitiche dalla funzione ancora oscura. Su Nuraxi è il sito nuragico più imponente e meglio conservato.

Cagliari sin dai tempi della dominazione romana è stata il principale centro urbano della Sardegna e offre numerosi siti di interesse archeologico (Necropoli punico di Tuxiveddu a e Anfiteatro Romano) e artistico (Cattedrale di Santa Maria e Santuario di Nostra Signora di Bonaria).

L'isola linguistica catalana di Alghero fu per secoli uno dei centri principali della Corona d'Aragona e  fu abbellita da numerose opere architettoniche come la Cattedrale di Santa Maria o la possente cinta muraria.

Le solenni processioni religiose e le feste tradizionali (Sant'Efisio a Cagliari, Sagra del Redentore a Nuoro, Faradda de li candereri a Sassari e altre ancora) sono ancora momenti molti sentiti nelle comunità e sono spesso arricchite da canti e balli tradizionali, corse di cavalli e sfilate in costumi tradizionali.

 

LUOGHI PREMIATI E SITI UNESCO 

Le spiagge premiate nel 2020 con una Bandiera Blu sono 14: Badesi, Trinità d’Agultu-Vignola, Santa Teresa Gallura, La Maddalena, Palau, Castelsardo, Sorso, Sassari, Oristano, Tortolì, Barisardo, Quartu Sant’Elena, Teulada e Sant’Antioco.

 

Le località cui è stata assegnata la prestigiosa Bandiera Arancione promossa dal Touring Club Italiano sono 6:

- Oristano: Aggius, Laconi

- Nuoro: Oliena, Galtellì, Gavoi

- Sud Sardegna: Sardara

 

Il sito archeologico Su Nuraxi di Barumini è dal 1997 inserito tra i Patrimoni dell'Umanità Unesco. Tra i Patrimoni Immateriali troviamo il Canto a Tenore e la Faradda di li candareri di Sassari  quest'ultima tra le Grandi Macchine a Spalla. Il sito diffuso del Parco Geominerario della Sardegna fa parte delle Riserve della Biosfera.

 

SPORT E BENESSERE

Il Cagliari Calcio conquistò nel 1970 uno storico scudetto mentre la Dinamo Sassari nel 2015 fu il primo club sardo a vincere il Campionato di Basket oltre a numerosi altri trofei sia nazionali che internazionali.

Il mare della Sardegna è il palcoscenico ideale per tutti gli sport acquatici: vela (notissimo il Centro Velico di Caprera), immersioni con centinaia di siti (es. Isola della Maddalena, Asinara, Capo Caccia con la grotta sommersa più vasta del Mediterraneo e altri ancora), windsurf e surf.

Il Selvaggio Blu è il più famoso e spettacolare sentiero della Sardegna che si snoda sulle scogliere a picco sul mare dell'Ogliastra. Le falesie costiere sarde ospitano numerose palestre di arrampicata.

Le terme più conosciute sono quelle del borgo storico di Sardara.